Nuova Stagione 2022-2023 con Luca Rosetti

 

Ripartono i lavori a bordo di race=care.

Il bolide è finalmente tornato a Lorient ed inizia la preparazione per la nuova campagna Transat 2023.

Tra pochissimo inizieranno gli allenamenti per la stagione mini 2022 e la barca ha ancora bisogno di fare qualche lavoro in cantiere, prima di rientrare in acqua.

La grande novità di questa nuova stagione è il passaggio di testimone all' altro Luca del nostro Team...per i prossimi 2 anni sarà Luca Rosetti a navigare assieme agli amici di Medici con L'Africa Cuamm e a portare per mare la doppia sfida: sportiva e solidale.

 

Conosciamo meglio Luca Rosetti

Luca Rosetti, classe 1995, è nato a Bologna ed è una giovane promessa anche se ha già partecipato alla Mini Transat del 2019. È un marinaio appassionato ed esperto.

Il mare lo frequenta fin da bambino: “Sono da sempre amante del mare e dell’acqua, benchè sia nato a Bologna.

Fin da piccolo i miei genitori mi portavano in piscina perché imparassi a nuotare e i miei nonni avevano una casa al mare. Passavo lì quasi tutta l’estate e mia mamma mi propose invece di stare sempre in spiaggia se volevo fare un corso di vela. Iniziai a fare un corso al Circolo del Savio, quello che era più vicino a casa nostra. Lì lavorava come istruttore anche Matteo Rusticali, figura molto importante e presente, sia nella mia storia velica, che da minista.

La prima settimana di corso non mi divertii, mi sembrò difficile gestire da solo un elemento esterno come un Optimist. Poi l’ultimo pomeriggio ho iniziato a capire e a fare i primi bordi tra le boe e da lì non sono più sceso, letteralmente. Dopo vari centri estivi e corsi base, passai al Circolo di Cervia dove c’era una forte squadra agonistica.

Ero deciso, anni dopo mia mamma mi raccontò che le dissi: “Non solo farò regate ma io vincerò il Campionato Italiano”. Dovetti guadagnarmi a fatica il posto in squadra e grazie anche all’allenatore Mauro Berteotti che ammiro molto crebbi sia a livello velico che personale. Dopo l’Optimist continuai con il Laser e poi provai a fare match race ma ero affascinato dalle storie di mare e avventura. Sentivo un forte richiamo, verso le lunghe navigazioni e l'oceano,” racconta Luca Rosetti.

 

 

Un futuro da navigatore solitario 

Luca Rosetti e Luca Del Zozzo si sono conosciuti molto tempo prima di pensare a questa collaborazione.

“La prima volta in cui ho sentito parlare dei Mini 650 e della navigazione in solitario avevo circa dieci anni. Luca Del Zozzo partecipava ad una conferenza al Circolo di Cervia e raccontava della sua prima Mini Transat con il Pogo 2. Il suo racconto mi ha colpito molto e mi sono chiesto come facesse a gestire una barca con sette vele, in oceano.

Per me era già difficile gestire l’Optimist, una barca semplice. Pensavo a come erano le lunghe navigazioni in cui sono da considerare anche i fattori sonno, cibo, solitudine. Da un lato mi sono detto "ci vuole tanto allenamento per farlo" e dall’altro è scattata la prima molla “ci vorrei provare,” racconta Luca Rosetti.

“Il mondo dell'altura mi sembrava molto lontano, in termini fisici, dall'Adriatico dove mi stavo formando, quello dei Mini è un mondo francese. La navigazione oceanica mi sembrava quasi irragiungibile in termini di conoscenze ed esperienze, e anche da punto di vista economico ma ero ancora piccolo.”

Comunque, questo sogno primordiale mi ha spinto a leggere ed informarmi sulle in regate dei Mini 650 e sulla Mini Transat. Nel frattempo, è nato il progetto di Michele Zambelli, che essendo vicino a me geograficamente, è romagnolo e per età mi ha dato speranza.

Mi ha ispirato anche il progetto Mini di Matteo Rusticali, per me un mentore e una figura di riferimento. È stato il mio istruttore di vela e mi ha fatto il corso per diventare aiuto istruttore di primo livello. Quindi è stato molto presente nella mia vita velica,” racconta Luca Rosetti.

Il significato di navigare  in solitario per Luca Rosetti 

Dai primi bordi sull’Optimist con la difficoltà di gestire una barca da solo, all’esperienza sul Laser, Luca Rosetti matura la sua autonomia. Inizia anche ad apprezzare e amare questo modo speciale di navigare.

“La navigazione in solitario mi affascina, poiché una volta che sei in mare devi dipendere solo da te stesso, dalle tue decisioni. Maggiore è stata la mia conoscenza e presenza nel mondo dei Mini 650 più ho capito che quest’affermazione è vera.

Mi sono reso conto però, come dico anche presentandomi in pubblico, che per fare i solitari non si può essere soli. È necessario invece avere un team, degli sponsor, dei compagni di classe che lavorano con te e ti sostengono. Questa solidarietà a terra e in mare mi affascina e ho sentito che è un valore vero e vivo.

Nel 2019 ho realizzato il sogno di partecipare alla Mini Transat e ho testato di persona lo spirito di unione nella Classe Mini 650. In mezzo al mare se avevi un problema o eri in crisi c’era sempre qualcuno pronto ad aiutare e a ragionare insieme per risolvere la situazione. Lo stesso vale a terra, fin dalla costruzione di un progetto, soprattutto quando sei giovane, con poca esperienza e poche risorse economiche,” racconta Rosetti.

 

 

Mini Transat 2023 un progetto strutturato e ambizioso

Dopo la prima Mini Transat “di prova”, Luca Rosetti con la sua tenacia torna in Atlantico per  costruire un progetto più strutturato.

“L’invito di Luca Del Zozzo ad unire le forse per un progetto comune con continuità nel tempo mi ha trovato pronto, era quello che desideravo. Dopo la prima Mini Transat, era grande il desiderio di rifarla ma avevo escluso di partecipare nel 2021 soprattutto per problemi di budget.

Poi volevo costruire un progetto serio, con una barca di nuova generazione e competitiva, con gli allenamenti, per poter puntare ad un risultato ambizioso. Dopo aver fatto una Mini Transat come esperienza e come avventura, bisogna farne la successiva puntando oltre, per ottenere un risultato sportivo.

Per questa da gennaio del 2022 mi sono trasferito in Francia a Lorient, per allenarmi e partecipre alle regate del circuito francese con il fine di preparare al meglio la Mini Transat del 2023,” conclude Luca Rosetti.

 


Insieme a Medici con l'Africa Cuamm anche nel 2022.

Da quando è iniziata la nostra avventura con il sostegno dei nostri sponsor M-Pharma Italia, Cel Components Srl, CS Colors S.r.l. e le vostre donazioni abbiamo raccolto per il progetto PRIMA LE MAMME E I BAMBINI 1000 DI QUESTI GIORNI 18.632 € garantendo un parto sicuro alle neo mamme e assistenza sanitaria per i primi 1.000 giorni di vita a 93 bambini dell'Africa subsahariana.

Per le mamme africane non è scontato avere la possibilità di accedere all'ospedale per partorire in sicurezza. Un parto cesareo o una trasfusione in caso di emorragia post partum sono due semplici operazioni sanitarie che fanno la differenza tra la vita e la morte della mamma e del suo bambino.

Grazie a tutti quelli che sono saliti a bordo con noi aiutandoci a portare speranza e salute a mamme e bambini nei posti più fragili del mondo.

Scopri come donare un parto sicuro sul nostro sito alla pagina come aiutare chi aiuta.


MiniTransat. Del Zozzo e la sua prima volta in volo sull’acqua

GUADALUPA. .

Pietro Caricato 25-11-2021

ARIA DI MARE – Corriere Romagna

 

Ha di che essere soddisfatto Luca Del Zozzo. Il 59enne forlivese ha completato la sua seconda MiniTransat (categoria Serie) in crescendo. Nella prima tappa, condizionata da parecchi inconvenienti tecnici tra cui l’avaria all’impianto elettrico, era riuscito ad arrivare 37esimo su 65 iscritti. Nella seconda e ultima prova, la più lunga, quella che porta le barche dalle Canarie ai Caraibi, ha invece conquistato un 15esimo posto che gli fa fare un bel salto in avanti in classifica generale, al 22esimo. A vincere la seconda tappa e la classifica finale è il francese Hugo Dhallenne. Ha concluso la seconda tappa in 15 giorni e 23 ore. Luca, a bordo di Race=Care, è arrivato 14 ore dopo. Dopo la partenza dalle Canarie era rimasto un po’ attardato rispetto alla flotta ma solo per una scelta lungimirante di una rotta meridionale che dopo qualche giorno lo ha portato dalla 50esima posizione fino alla sesta, seppure per poche ore.

Luca, sei soddisfatto?

«Sono molto soddisfatto. Forse nella seconda tappa l’amministrazione del sud non è stata nel timing giusto. In un caso potevo approfondire di più. In un altro potevo evitare di farlo. Ma va bene così».

Anche perché nei primi giorni voi che avevate scelto la rotta più a sud navigavate molto dietro in classifica…

«Sapevo che bisognava puntare verso sud ma si doveva scegliere il momento giusto. Il gruppo dei nordisti aveva poi trovato un buono verso Ovest e quindi all’inizio è stato un po’ frustrante perché per circa una settimana vedevamo che guadagnavano terreno e sono momento in cui ti chiedi se hai sbagliato tutto».

 

Tanti problemi nella prima tappa. Nella seconda tutto liscio?

«Ho avuto solo un problema al bompresso che ha ceduto e ho dovuto sostituire con quello di rispetto. In più le cime erano un po’ logore, così ogni due o tre giorni controllavo la drizza dello spi con un’ammainata veloce. Ma la barca è andata benisismo ed è arrivata in condizioni perfette».

Hai navigato sempre al lasco?

«Ho navigato sempre con lo spi, fino a 5 miglia dall’arrivo. Sì, ho navigato con lo spi e con tutta la randa su e tutto invelato ho anche affrontato dei groppi importanti che sono arrivati a 30-35 nodi ma la barca si è comportata sempre benissimo».

Che velocità hai toccato?

«Ho visto sugli strumenti 17,2 nodi. Ma in un’occasione, mentre navigavo veloce sull’onda, è arrivato un groppo che per un attimo ha sollevato la barca completamente fuori dall’acqua e sono rimasto in volo senza che potessi fare nulla per qualche istante. Nonostante ciò ero tranquillo perché ho veramente trovato il feeling con la barca e ho capito che è molto potente».

 

 

Ti era mai successa una cosa del genere?

«No. Una sensazione di decollo così… mai provata! Io andavo già a 16 nodi di velocità, la barca saliva sull’onda e con la spinta del groppo non ha seguito la pendenza dell’onda ma si è sollevata e ha proseguito il volo. Mi preoccupava un po’ la caduta sull’acqua ma è andato tutto bene».

A differenza della MiniTransat del 2009 sembri più riposato.

«La regata è stata impegnativa dal punto di vista meteo, è stato difficile interpretare le zona da navigare e quelle da evitare. Io ho diviso la regata in blocchi di lavoro da fare in tre giorni: strategia sul meteo, cambusa, pensieri… Con un orizzonte di tre giorni ho visto che tutto era affrontabile e sì, sono arrivato abbastanza riposato».

Le prossime regate?

«Beh, intanto adesso c’è il problema di riportare il mini in Europa. In questi giorni gli spostamenti in Guadalupa non sono facili a causa delle manifestazioni contro il vaccino. Ma il primo dicembre parte il cargo che riporta la barche a Lorient».

 


MiniTransat, grande rimonta di Del Zozzo, sfida Italia-Francia in testa

SAINT-FRANCOIS (GUADALUPE).

Pietro Caricato 08-11-2021

ARIA DI MARE – Corriere Romagna

Splendida rimonta di Luca Del Zozzo alla MiniTransat. Il velista forlivese a bordo di Race=Care negli ultimi giorni ha guadagnato posizioni su posizioni e adesso è 13esimo (ieri sera era addirittura sesto) nella classe Serie (una settimana fa era 51esimo). La regata della Classe Mini è partita per la seconda e ultima tappa il 29 ottobre da Santa Cruz de la Palma (Isole Canarie) in condizioni di vento leggero che sembrano aver penalizzato Luca.

Due italiani nei primi tre posti

I giorni successivi, grazie anche a una scelta intelligente di una rotta più meridionale rispetto al resto della flotta, lo hanno portato a guadagnare terreno e ora è a sole 45 miglia dall’italiano Alberto Riva (EdiliziaAcrobatica) e dal francese Jean Cruse (Ini Mini Myni Mo) che si stanno alternando al comando in un entusiasmante testa a testa. Al terzo posto Giovanni Mengucci (Alpha Lyrae). Una conferma per la vela italiana che nell’ultima edizione di due anni fa ha applaudito la vittoria di Ambrogio Beccaria (la prima azzurra in questa regata). Il gruppo di testa è a circa 1200 miglia dall’arrivo. Gli altri italiani nella classe Serie sono Gianmarco Sardi (nono), Francesco Renella (22esimo), Massimo Vatteroni (31esimo). Dopo tre ritiri sono rimasti in gara in 62. Per quanto riguarda invece la classe Proto, al comando, con un vantaggio di oltre 40 miglia) c’è il francese Pierre Le Roy (Teamwork). L’italiano Matteo Sericano (Gigali) è 19esimo.


MiniTransat, dura regata per Del Zozzo: “Ho avuto allucinazioni”

SANTA CRUZ DE LA PALMA.

Pietro Caricato 11-10-2021

ARIA DI MARE – Corriere Romagna

Quattro giorni con le batterie in avaria: senza autopilota, senza le luci di via, senza gli strumenti necessari alla navigazione…. attaccato alla barra del timone cercando di vincere la stanchezza e il sonno. Tre notti con gli occhi sgranati perché sei senza luci e gli altri non ti possono vedere e rischi la collisione, in compagnia delle allucinazioni. Luca Del Zozzo, 59 anni, ha completato la prima tappa della MiniTransat, la traversata dell’Atlantico in solitario con le barche Mini (6,5 metri di lunghezza): 32esimo in categoria Serie. Da Les Sables d’Olonne è partito lunedì 27 settembre e sabato pomeriggio è arrivato a Santa Cruz de la Palma (Canarie) da dove ripartirà il 29 ottobre per la tappa più lunga, quella che porta all’arrivo finale ai Caraibi, a Guadalupa.

Luca, il finale di tappa è stato duro…

«Beh sì… ormai sono abituato a dormire 20 minuti, mezz’ora e a svegliarmi in automatico anche se c’è qualcosa che non va, tipo una vela che sbatte e non lavora bene. Ma per quattro giorni e tre notti sono dovuto rimanere senza l’ausilio del pilota automatico, del gps di bordo, delle luci… Ho avuto un’avaria su cui devo fare chiarezza prima di ripartire. Ho dovuto impostare col gps manuale la rotta e ho sbagliato un punto di passaggio passando più a est di quel che dovevo e siccome ero molto a ovest ho fatto tanta strada in più per niente… L’ultima notte poi è stata paradossale, come un romanzo. Ho iniziato a parlare con una persona che era in pozzetto con me e gli dicevo di darmi una mano visto che era lì. Una parte di me però sapeva che vivevo una allucinazione. Era come se fossi doppiato in due persone: una parte è vigile e l’altra vede cose che non sono vere. C’erano dei momenti in cui allungavo il braccio perché pensavo che qualcuno mi stesse allungando da mangiare o una bottiglia di Coca Cola. A un certo punto ho visto mio figlio Enea sulla tuga ma erano soltanto delle cime avvolte nel winch».


MiniTransat, Del Zozzo alle Canarie, da 3 giorni era senza autopilota

CANARIE.

Pietro Caricato 07-10-2021

ARIA DI MARE – Corriere Romagna

Il romagnolo Luca Del Zozzo, 59 anni ha completato la prima tappa della MiniTransat, la regata in solitario di classe Mini che prevede la traversata atlantica. Luca, a bordo di Race=Care, è arrivato ieri, alle 16.42 ora italiana a Santa Cruz de la Palma (Canarie) in 32esima posizione categoria Serie. Al primo posto nella stessa categoria è giunto il tedesco di soli 19 anni Melwin Fink, l’unico del gruppo a non aver accolto il primo ottobre l’invito dell’organizzazione di riparare nei porti di Spagna e Portogallo causa l’arrivo di forti venti a 50 nodi e condizioni meteo proibitive. Nella stessa classe sono arrivati anche gli italiani Alberto Riva (12esimo), Giovanni Mengucci (21esimo), Gianmarco Sardi (24esimo), Massimo Vatteroni (34esimo). Più lontano Francesco Renella che ieri era a circa 200 miglia dall’arrivo e si trovava in 61esima posizione. Nella categoria Proto, invece, il primo ad arrivare alle Canarie è stato il francese Tanguy Bouroullec il 4 ottobre. Matteo Sericano, unico italiano della categoria, è giunto 13esimo.

Nelle ultime tre giornate (e tre notti!) Del Zozzo ha dovuto fare i conti con un’avaria che non gli ha consentito di utilizzare l’autopilota, costringendolo a stare sempre alla barra del timone, e il Gps.


Prima Tappa Mini Transat 2021 - Il punto di Luca Rosetti

7 Ottobre  2021

Il primo serie è arrivato con un grande distacco. La però flotta è serratissima compressa dal 6° al 26° in appena 50 miglia. E l'arrivo di Luca (14°) è previsto per sabato mattina.
Prima tappa condizionata dal passaggio di un fronte molto violento nel Golfo di Biscaglia, che ha costretto i ragazzi ad una dura prova, resa ancora più difficile mentalmente dalla situazione di poco vento giunti a Finisterre.

 

 

A quel punto nuova perturbazione e nuovo fronte freddo che si sarebbe abbattuto su Finisterre con raffiche di oltre 50 nodi.
La direzione corsa ha preferito la via della prudenza e ha invitato i marinai in porto. Decisione un po' discutibile (andava presa una decisione netta, continuare o meno) e che ha rimescolato completamente la flotta. Qualcuno più o meno inconsciamente si è avvantaggiato, qualcun altro ha dovuto ricostruire tutto da capo e cercare cercare recuperare miglia e posizioni.

 

 

Luca in tutto questo si è destreggiato alla grande. Prima dello stop and go era risalito nella top 30 dopo una partenza non brillante.
Dopo lo stop and go è rimasto concentrato e si è saputo destreggiarsi bene recuperando dalla 30esima fino alla 14esima piazza.
Sta tenendo un ottimo passo con scelte strategiche precise e calcolate. Tanti giorni in mare a bordo di Monas sembra averlo fatto ritrovare la verve di quando nel 2009 stava sempre a giocare in top10 con il Pogo 2


MiniTransat, Del Zozzo verso le Canarie e intanto c’è chi incontra le orche

LES SABLES D’OLONNE.

Pietro Caricato 04-10-2021

ARIA DI MARE - Corriere Romagna

 

Luca Del Zozzo insegue un sogno: solcare gli oceani e dare un aiuto a chi è in difficoltà. Il navigatore solitario forlivese è partito lunedì scorso da Les Sable D’Olonne, in Francia, per portare a termine la mitica Mini Transat, la regata in solitario a bordo dei Mini, barche lunghe sei metri e mezzo. La prima tappa va da Les SableS D’Olonne a Santa Cruz de la Palma (Canarie) ed è lunga 1350 miglia. La seconda dalle Canarie a Saint Francois (Guadalupa), il vero salto nell’Oceano, è di 2700 miglia con partenza prevista il 29 ottobre. Una vera e propria sfida di resistenza con i marinai costretti a fare brevi turni di riposo per motivi di sicurezza e per essere più competitivi. Quest’anno c’è stato persino uno skipper (Gaël Ledoux) che si è ritrovato un’orca sulla poppa ma per fortuna senza conseguenze.

 

Il velista romagnolo, alla sua seconda partecipazione, si è reso protagonista di una buona partenza (tra i primi dieci alla boa di disimpegno) per poi perdere qualche posizione ma restando nella prima metà della flotta. Sabato mattina però ha dovuto improvvisamente riparare nella Baia di Muros, in Galizia. La direzione di gara ha infatti divulgato uno speciale bollettino meteo per condizioni meteo proibitive a largo di Capo Finistère con venti fino a 50 nodi nel quale ha consigliato fortemente di ripararsi in porto durante il passaggio del fronte. Le barche hanno accolto tutte l’invito tranne quelle pochissime che si trovano in una posizione più sicura dal punto di vista meteo. Ieri sono ripartite e Luca attualmente è 17esimo.

 

Gli scafi sono suddivisi in categoria Proto e Serie. Luca è in questa seconda categoria. La sua barca è di tipo scow, a prua tonda, un progetto che ha dimostrato di essere molto valido, specialmente nelle andature portanti che ci si aspetta con gli alisei. Nella flotta però cominciano ad apparire già le prime barche munite di foil, le appendici che consentono allo scafo di sollevarsi dall’acqua e avere perciò meno attrito. Un po’ come succede in Coppa America nelle regate che abbiamo visto ad Auckland a cavallo fra il 2020 e il 2021. Sono sette in tutto gli italiani che partecipano a questa edizione. Oltre a Luca ci sono Alberto Riva, Giovanni Mengucci, Gianmarco Sardi, Matteo Sericano, Francesco Renella e Massimo Vetteroni. Dovevano far parte del gruppo anche altri velisti italiani (tra cui la pesarese Elisabetta Maffei, molto nota per la sua attività con i canali web 25nodi) ma mano a mano che si avvicinava la data di partenza hanno rinunciato. Non è stato facile, infatti, mettere a punto la barca ed effettuare tutte le qualifiche necessarie in un periodo che è stato funestato dalla pandemia covid e da tutte le limitazioni che ha comportato anche agli atleti.

 

 

Uno degli italiani in attesa di partecipare è Luca Rosetti. Il giovane istruttore del Club Nautico Rimini ha già concluso una sua Mini Transat due anni fa e parteciperà alla prossima in programma nel 2023 proprio sulla barca che oggi utilizza Del Zozzo. I due marinai sono uniti nel progetto Race=Care. Di cosa si tratta?
L’idea è quella di creare un gruppo che sia da punto di riferimento per le giovani leve della vela. La campagna si chiama “Nuovi talenti wanted” ed è rivolto ai giovani che inseguono il sogno di diventare velisti oceanici. Dall’altra parte, però, Del Zozzo e Rosetti hanno dato vita a una forte collaborazione con l’associazione “Medici con l’Africa Cuamm”. In particolare si lavora a due progetti: uno destinato alle mamme e ai bambini nei primi mille giorni di vita. Un altro riguarda la campagna vaccinale in Africa. Race=Care ha deciso di devolvere il 20% del budget di sponsorizzazione.

 

 

 


Mini Transat 2021 - 4000 MN in solitario ma mai soli

Siamo molto contenti perchè a bordo con noi ci sono anche tutti gli amici che hanno deciso di credere e sostenere il nostro progetto, dagli sponsor alle persone che hanno fatto una donazione per aiutare grazie l’operato di Medici con l'Africa Cuamm le mamme e i bambini d’Africa.

 

 

Sarà una grande emozione attraversare l’Oceano insieme a tutti voi. Grazie agli Amici :

Antonella, Angelo, Luca, Luciana, Alessandro, Giuseppe, Gianluca, Paolo, Andrea, Marco, Paolo, Stefano, Enrico, Loris, Vincenzo, Rolando, Lucia, Ettore, Roberto.

 

 

E agli Sponsor :

M-Pharma Italia, Cel Components Srl, CS Colors S.r.l.,  Marina Di Rimini, Helly Hansen  e il Club Nautico Rimini.

 


3 luglio 2021 - La rotta per un mondo migliore.

E’ stato presentato sabato 3 Luglio al Club Nautico di Rimini il progetto Race=Care, la doppia sfida sportiva e solidale che vede al timone, Luca Del Zozzo, velista romagnolo e Luca Rosetti, velista bolognese ed istruttore al Club Nautico.


“Vela e solidarietà. La rotta per un mondo migliore”, è il titolo dell’appuntamento, nato con l’obiettivo di presentare al pubblico l’innovativo progetto sportivo e solidale Race = Care fondato e ideato da Del Zozzo che ha visto la partecipazione di Jamil Sadegholvaad, assessore alle attività economiche del Comune di Rimini, Bonfiglio Mariotti, Vice presidente Club Nautico Rimini, Massimo Carraro Amministratore Delegato del Gruppo Morellato, Don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm, Alessandra Cellucci, Private Banker Banca Mediolanum e Marcello Monaco Comandante Capitaneria di Porto Rimini.


“Si tratta di un format creato per promuovere sfide sportive e sostenere iniziative solidali, sfruttando il ritorno mediatico che si crea intorno a questi eventi internazionali. – ha spiegato Del Zozzo - Dal punto di vista sportivo non ci limiteremo a partecipare alle sole partecipazioni alla Mini Transat, ma punteremo alla continuità sportiva con un team in crescita, creando una rete di velisti e armatori, una grande squadra che porti Race=Care e i suoi scopi solidali sia in altre campagne di Mini Transat sia su altri campi di regata internazionali”.
Race= Care è innanzitutto una iniziativa solidale nata per sostenere due progetti di Medici con l’Africa Cuamm: “Prima le mamme e i bambini, 1000 di questi giorni” per garantire interventi nutrizionali e assistenza sanitaria a donne e bambini dei villaggi dell’Africa sub-Sahariana e “Un vaccino per noi” per sostenere la campagna vaccinale in Africa.
Del Zozzo partirà il 26 settembre 2021 per competere in solitario alla Mini Transat. Il percorso di questa edizione sarà da Les Sables d’Olonne, Francia, con rotta verso Santa Cruz di Tenerife, nelle Isole Canarie e poi verso St Francois, Guadalupa. Nel 2023 passerà il testimone a Luca Rosetti. La vela oceanica, e in particolare la Mini Transat con gli skipper soli in mezzo all’Atlantico su piccole imbarcazioni di 6,5 metri, attira un grande numero di appassionati sia nel mondo dello sport sia tra gli amanti dell’avventura.